Ha studiato all’Accademia di Brera, dove è stato allievo di Carpi e compagno di corso, tra gli altri, di Cassinari, Bergolli, Morlotti, Dobrznsky, Valenti e Kodra. Frequenta l’ambito di “Corrente”, partecipa e assimila esperienze dei protagonisti Guttuso, Morlotti, Birolli, Sassu, e Vedova.
Nel 1942 espone alla Biennale di Venezia, dove vi ritornerà nel ’48, nel ’50, nel ’56 e nel 2011.
Nel 1952 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma, mentre l’anno seguente vince il Concorso nazionale per la Direzione dell’Accademia Carrara di Bergamo e la relativa cattedra di pittura, succedendo ad Achille Funi. Per venticinque anni dirige l’Accademia e nel 1978 lascia spontaneamente l’incarico.
Nel corso degli anni è invitato ad allestire mostre personali e antologiche di grande rilievo sia su territorio nazionale che presso sedi estere di importanti musei e istituzioni.
Tra le esposizioni recenti di notevole importanza ricordiamo la mostra sotto l’egida dell’Onu al Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra nel 1999 e dedicata alla “Povertà del mondo”; le mostre allestite presso la Villa Reale di Monza nel 2002; i Magazzini del Sale di Venezia nel 2003, Castel Sant’Angelo nel 2006 e Spazio Oberdan nel 2014.
Nel 2009 espone a New York all’Istituto Italiano di Cultura.
Longaretti, durante i suoi 80 di attività pittorica, ha dedicato la sua attenzione al sentimento dell’uomo, alle vicende umane e drammatiche del suo secolo, rimanendo sempre fedele alla pittura figurativa.
Nel 2016, in occasione del suo centesimo compleanno, Bergamo lo aveva festeggiato con una serie di iniziative, tra le più significative: la mostra “Longaretti 100. Disegni” alla GAMeC, e la personale “Longaretti Lungo un secolo” presso la Fondazione Adriano Bernareggi.
E’ morto la mattina del 7 giugno 2017, all’Hospice di Bergamo.